Pagina 96 - Parole di vita

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Parole di vita
si rendeva conto del pericolo che correva e la fiducia in se stesso lo
portò fuori strada. Era convinto di saper resistere alla tentazione, ma
quando qualche ora dopo arrivò la prova, rinnegò il suo Signore con
giuramenti e imprecazioni.
Allorché il canto del gallo gli fece ricordare le parole di Cristo,
sorpreso e sconvolto da quello che aveva appena fatto, si voltò, scor-
gendo il suo Maestro. Anche Gesù lo stava guardando e, in quello
sguardo in cui si leggeva la compassione e l’amore per lui, Pietro
riconobbe finalmente se stesso. Usci piangendo sconsolatamente:
quello sguardo di Cristo gli aveva trafitto il cuore. In quel momento
si trovava ad una svolta della sua vita e si pentì amaramente del suo
peccato. Contrito e penitente come il pubblicano, anche lui ottenne
misericordia. Lo sguardo di Cristo gli aveva assicurato il perdono.
Ora la fiducia nelle proprie capacità era finita e mai più Pietro si
sarebbe vantato come prima.
Dopo la resurrezione Cristo lo mise alla prova per tre volte:
“Simon di Giovanni, m’ami tu più di questi?”, gli chiese. Lungi dal
ritenersi migliore degli altri, Pietro si appellò a colui che sa leggere
nei cuori: “Signore”, rispose, “tu sai ogni cosa; tu conosci che io
t’amo” (
Giovanni 21:15, 17
).
Gli fu affidata allora la sua missione, più ampia e difficile di
tutte quelle disimpegnate finora: pascere le pecore e gli agnelli per
cui il Signore aveva subito la morte. Con questo incarico Cristo
diede a Pietro la dimostrazione più evidente della fiducia che nutriva
nella sua riabilitazione. Il discepolo focoso, millantatore e pieno di
sé ora era contrito e sottomesso. Da quel momento in poi seguì il
Maestro nella via della rinuncia e del sacrificio, partecipando alle
sue sofferenze, ma quando Cristo ascenderà al trono, sarà partecipe
anche della sua gloria.
L’errore che fece cadere Pietro e che impediva la comunione tra
Dio ed il Fariseo è la rovina di migliaia di persone ancora oggi. Non
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c’è nulla che offenda talmente Dio e sia così pericoloso per l’anima
umana come l’orgoglio e l’autosufficienza. Di tutti i peccati questo
è il più grave e incurabile...
La caduta di Pietro non fu istantanea ma graduale. La sua fiducia
in sé l’indusse a credere di essere salvato una volta per sempre e
a seguire una via che, un gradino dopo l’altro, lo condusse sempre
più in basso, fino a rinnegare il Maestro. Finché viviamo in questa