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Parole di vita
la loro vita in questo mondo per amore di Cristo, la conserveranno
per la vita eterna.
Il seme che muore per risorgere ad una nuova vita è un’immagine
della resurrezione. Tutti coloro che amano Dio rivivranno nel para-
diso celeste. Dio ha detto del corpo umano che giace nella tomba a
decomporsi: “Il corpo è seminato corruttibile, e risuscita incorrutti-
bile; è seminato ignobile, e risuscita glorioso; è seminato debole, e
risuscita potente” (
1Corinzi 15:42, 43
).
Ecco alcune delle numerose lezioni che possiamo ricavare dal-
la parabola vivente del seme e del seminatore tratta dalla natura.
Quando i genitori e gli insegnanti cercano di impartirle, si sforzino
di essere pratici, lascino che siano i bambini stessi a preparare il
terreno e spargere il seme, e, mentre lavorano, il genitore o il maestro
potrà fare un paragone con il giardino del cuore e spiegare che vi si
può gettare un seme buono o cattivo e che, come bisogna preparare
il giardino ad accogliere il seme naturale, bisogna preparare anche
il cuore a ricevere il seme della verità. Quando gettano il seme nel
terreno, possono insegnare la lezione della morte di Cristo, e poi
quella della resurrezione quando l’erba comincia a spuntare. A mano
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a mano che le piante crescono si potrà illustrare la somiglianza tra
la semina naturale e quella spirituale.
In modo simile bisognerebbe istruire i giovani insegnandogli a
coltivare la terra. Sarebbe bene che ogni scuola avesse a disposizio-
ne del terreno da coltivare, che andrebbe considerato come l’aula
d’insegnamento di Dio. Bisognerebbe considerare il regno della
natura il libro di testo che i suoi figli devono studiare per attingere
conoscenze preziose per la cultura dell’anima.
Dalla lavorazione, dalla bonifica e dalla coltivazione dei campi
si possono apprendere sempre nuove lezioni. A nessuno verrebbe in
mente di stabilirsi in un appezzamento di terreno incolto aspettandosi
subito un raccolto: ci vuole impegno e un lavoro diligente e costante
per preparare il suolo ad accogliere il seme. Così avviene anche
nell’attività spirituale a favore del cuore umano. Chi vuole trarre
giovamento dalla lavorazione del terreno deve mettersi all’opera con
la Parola di Dio nel cuore, e poi vedrà come il terreno duro e incolto
del cuore sarà ammorbidito e dissodato dalla dolce influenza dello
Spirito Santo. Se non si dedica al terreno un duro lavoro non ci sarà
raccolto, e lo stesso è con il terreno del cuore: bisogna che lo Spirito