Altri insegnamenti dalla semina
47
la crescita. Le verità insegnate da questa parabola divennero realtà
vivente nella sua vita stessa. Sia nella sua natura fisica che spirituale
Cristo seguì l’ordine divino della crescita, illustrato dalla pianta, e
desidera che anche tutti i giovani facciano altrettanto. Pur essendo
la Maestà del cielo e il Re di gloria Egli si fece bambino a Betlem-
me, simile per un tempo ad un poppante inerme e bisognoso delle
cure materne. Nell’infanzia si comportava da fanciullo obbediente,
parlando e agendo con la saggezza propria della sua età e non di un
uomo maturo, onorava i genitori, soddisfaceva i loro desideri e si ren-
deva utile in vario modo secondo le capacità di un fanciullo, eppure
era perfetto in ogni fase del suo sviluppo, circondato dalla grazia
semplice e naturale di una vita immacolata. Ecco quanto riferisce
della sua infanzia la narrazione sacra: “E il bambino cresceva e si
fortificava, essendo ripieno di sapienza; e la grazia di Dio era sopra
lui”. Poi leggiamo ancora della sua giovinezza: “E Gesù cresceva in
sapienza e in statura, e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini” (
Luca
2:40, 52
).
Qui c’è un riferimento al compito dei genitori e maestri che
dovrebbero sforzarsi di coltivare le disposizioni dei giovani in modo
da mettere in luce in ogni fase della loro vita la bellezza naturale
propria di quel periodo, aiutandoli a svilupparsi naturalmente come
le piante di un giardino.
[52]
I bambini più attraenti sono quelli che si comportano con na-
turalezza, senza esibizione. Non è saggio dedicargli un’attenzione
speciale né ripetere in loro presenza le loro battute di spirito. Non si
deve incoraggiare lo loro vanità lodandone l’aspetto, le parole o gli
atti, né vestirli in modo costoso e vistoso, perché questo stimola il
loro orgoglio e suscita l’invidia nell’animo dei compagni.
I piccoli vanno educati alla semplicità infantile ed abituati ad
essere contenti dei piccoli servizi utili, dei piaceri e delle esperienze
della loro età. L’infanzia corrisponde all’erba della parabola, e anche
l’erba ha una sua bellezza particolare. Non forzate il fanciullo verso
una maturità precoce, anzi lasciategli il più a lungo possibile la
freschezza e la grazia dei primi anni.
Anche i piccoli possono essere già dei cristiani ed avere un’espe-
rienza corrispondente alla loro età: Dio non si attende di più da loro.
Devono essere educati nei valori spirituali, e il compito dei genitori è
di offrire ogni occasione perché formino un carattere simile a quello