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Parole di vita
sono sviati dalla fede e si sono trafitti di molti dolori” (
1Timoteo
6:9, 10
).
La preparazione del terreno
Con la parabola del seminatore Cristo dimostra che i diversi
risultati ottenuti dipendono dalla natura del terreno. In tutti i casi
il seminatore ed il seme sono gli stessi, cosicché, vuole insegnarci
Cristo, dipende da noi se la Parola di Dio non produce il suo effetto
nei nostri cuori e nella nostra vita, e noi possiamo controllarne i
risultati. È vero che non possiamo cambiare noi stessi, ma possiamo
scegliere e sta a noi decidere che cosa avverrà della nostra persona.
Gli ascoltatori rappresentati dalla strada, dal terreno pietroso e dalle
spine non devono ineluttabilmente rimanere in tale condizione. Lo
Spirito di Dio cerca continuamente di spezzare l’incanto che tiene
l’umanità assorta nelle passioni mondane per suscitare l’anelito dei
valori imperituri. Ma resistendo all’azione dello Spirito gli uomini
prestano poca attenzione alla Parola divina e la trascurano. Sono
loro stessi responsabili della propria durezza di cuore, che impedisce
al buon grano di mettere radici, e delle erbacce che ne soffocano lo
sviluppo.
Bisogna coltivare il giardino del cuore, dissodare il terreno con
un profondo pentimento dei peccati, sradicare le piante velenose di
origine satanica. Solo grazie ad un lavoro diligente si può recuperare
un terreno invaso dalle spine. Così anche le malvagie tendenze del
cuore naturale si possono vincere con sforzi ardenti nel nome e con
la potenza di Gesù. Tramite il suo profeta il Signore ci ordina: “Dis-
sodatevi un campo nuovo, e non seminate fra le spine!” (
Geremia
4:3
). “Seminate secondo la giustizia, mietete secondo la misericor-
dia” (
Osea 10:12
). Egli desidera compiere quest’opera per noi e ci
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chiede di collaborare con lui.
Il compito dei seminatori è di preparare i cuori a ricevere l’E-
vangelo. Nel ministero della Parola si predica troppo e si realizza
troppo poco quel rapporto intimo che va da un cuore all’altro. C’è
bisogno di un’opera personale per le anime dei perduti, dovremmo
avvicinarci alle persone individualmente, con la simpatia di Cristo,
cercando di destare il loro interesse per le grandi verità della vita
eterna. Il loro cuore forse sarà duro come un sentiero calpestato