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Parole di vita
e sicurezza!”. Ma si cullano in una falsa sicurezza e non hanno
coscienza del pericolo. Scosse dal letargo, si rendono conto della
loro misera situazione e chiedono agli altri di supplire ai loro bisogni,
ma in campo spirituale nessuno può riparare alle carenze altrui. La
grazia di Dio viene offerta liberamente a tutti ed è stato proclamato
ad alta voce il messaggio evangelico: “E chi ha sete venga; chi
vuole, prenda in dono dell’acqua della vita” (
Apocalisse 22:17
).
Ma il carattere non si trasmette. Nessuno può credere al posto di
un altro né ricevere lo Spirito in sua vece, nessuno può trasferire
agli altri quelle caratteristiche che sono il frutto dell’azione dello
Spirito Santo: “Se in mezzo ad esso si trovassero Noè, Daniele e
Giobbe, com’è vero ch’io vivo, dice il Signore, l’Eterno, essi non
salverebbero né figliuoli né figliuole; non salverebbero che le loro
persone, per la loro giustizia” (
Ezechiele 14:20
).
Il carattere si rivela nei momenti cruciali. Quando, a mezzanotte,
si sentì il grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!”, e le vergini
furon bruscamente svegliate dal sonno, si vide chiaramente chi di
loro si era preparata all’avvenimento. Furono colte tutte di sorpresa,
ma un gruppo era pronto per l’emergenza, l’altro no. Cosi anche oggi,
una catastrofe improvvisa ed inattesa può metterci faccia a faccia
con la morte e dimostrare se crediamo veramente nelle promesse
di Dio e siamo sorretti dalla sua grazia. L’ultima grande prova avrà
luogo alla fine del tempo di grazia, quando non sarà più possibile
curare i bisogni dell’anima.
Le dieci vergini vegliano al crepuscolo della storia di questo
mondo. Si dicono tutte cristiane, hanno ricevuto tutte un appello,
un nome, una lampada, e tutte pretendono di essere al servizio del
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Signore. Apparentemente attendono tutte l’apparizione di Cristo, ma
cinque non sono pronte e rimarranno sorprese e desolate ritrovandosi
escluse dalla sala del banchetto.
Nel giorno finale molti pretenderanno di entrare nel regno di
Cristo affermando: “Noi abbiam mangiato e bevuto in tua presenza,
e tu hai insegnato nelle nostre piazze!”. “Signore, Signore, non
abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni,
e fatte in nome tuo molte opere potenti?”. Ma Egli risponderà: “Io
vi dico non so donde voi siate; dipartitevi da me voi tutti operatori
d’iniquità” (
Luca 13:26, 27
;
Matteo 7:22
). Non avendo coltivato in
questa vita la comunione con Cristo, non conoscono il linguaggio