Pagina 269 - Parole di vita

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Incontro allo sposo
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del cielo e la sua gioia rimane loro estranea. “Infatti, chi, fra gli
uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è
in lui? E così nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di
Dio” (
1Corinzi 2:11
).
Le parole più tristi che orecchie umane dovranno ascoltare sono
contenute in questa terribile sentenza: “Io non vi conosco”. Solo
la comunione dello Spirito Santo, che molti disdegnano, può farci
partecipare al lieto convito delle nozze celesti, altrimenti sarà im-
possibile per noi prender parte a quella festa: saremmo ciechi per
vederne la luce, e sordi per udirne la melodia. Il suo amore e la sua
gioia non susciterebbero alcuna eco nel nostro cuore intorpidito dal
mondo. La nostra impreparazione stessa ci esclude dalla compagnia
del cielo.
Non possiamo essere pronti ad incontrare il Signore se afferriamo
le nostre lampade e vogliamo farle riempire solo dopo essere stati
destati dal grido: “Ecco lo sposo!”. Non possiamo escludere Cristo
dalla nostra vita presente e godere, ciò nonostante, la comunione
con lui nell’eternità!
Le vergini sagge della parabola avevano con sé anche dei vasetti
d’olio oltre alle lampade, e la loro fiamma poté ardere così tutta la
notte di veglia. Quella luce contribuiva ad aumentare lo splendore
dell’illuminazione allestita in onore dello sposo e rischiarava la via
che conduceva alla sua casa, alla festa di nozze.
È così che i discepoli di Cristo dovrebbero brillare nelle tenebre
del mondo. Tramite lo Spirito Santo la Parola di Dio agisce come una
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luce e una potenza che trasforma la vita di chi la riceve. Imprimendo
nei cuori i principi della Parola, lo Spirito Santo sviluppa negli
uomini gli attributi divini. I suoi discepoli devono riflettere la luce
della sua gloria, il suo carattere. È così che devono glorificare Dio e
illuminare la via che conduce alla dimora dello Sposo, alla città di
Dio dove è pronto il banchetto per le nozze dell’Agnello.
Lo sposo arrivò a mezzanotte, nel momento più buio, e anche
Cristo ritornerà nell’ora più tenebrosa della storia di questa terra. I
giorni di Noè e Lot illustrano in che condizioni si troverà il mondo
prima dell’avvento del Figlio dell’uomo. Le Scritture profetizzano
in merito che Satana agirà “con ogni sorta di opere potenti... e con
ogni sorta d’inganno, d’iniquità” (
2Tessalonicesi 2:9, 10
). Il suo
operato si rileva chiaramente dalle tenebre rapidamente dilaganti,