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Parole di vita
la vergogna per amore di Cristo e si scandalizzano quando la Parola
di Dio mette in luce qualche peccato da loro accarezzato o esige
rinuncia o sacrificio. Gli costerebbe troppo sforzo effettuare un cam-
biamento radicale nella loro vita e così, guardando gli inconvenienti
e le difficoltà presenti, finiscono per dimenticare le realtà eterne.
Come i discepoli che voltarono le spalle a Gesù, sono pronti a dire:
“Questo parlare è duro; chi lo può ascoltare?” (
Giovanni 6:60
).
Numerosi sono coloro che professano di servire Dio senza cono-
scerlo per esperienza. Il loro desiderio di fare la sua volontà si fonda
sulle loro tendenze e non sulla profonda convinzione operata dallo
Spirito Santo, la loro condotta non è in armonia con la legge divina.
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Professano di accettare Cristo come Salvatore, ma non credono che
gli darà la forza di vincere i loro peccati, non hanno una relazione
personale con il Salvatore vivente ed il loro carattere rivela difetti
ereditari e acquisiti.
Una cosa è riconoscere in generale l’azione dello Spirito Santo
e un’altra è accettare la sua opera di convinzione del peccato e di
appello al pentimento. Molti si sentono estranei a Dio, consapevoli
di essere schiavi dell’io e del peccato. Si sforzano di cambiare strada
ma non crocifiggono il proprio io, non si abbandonano interamente
nelle mani di Gesù implorando la forza divina per fare la sua volontà.
Non sono disposti a farsi trasformare a immagine e somiglianza
divina. In generale ammettono le loro imperfezioni, ma non sono
disposti ad abbandonare i loro peccati specifici. E così, ad ogni
ulteriore sbaglio, la loro vecchia natura egoista riguadagna terreno.
La sola speranza per queste anime è di esperimentare nella pro-
pria vita la verità delle parole che Cristo disse a Nicodemo: “Bisogna
che nasciate di nuovo” e “Se uno non è nato di nuovo non può vedere
il regno di Dio” (
Giovanni 3:7, 3
).
La vera santità è una consacrazione totale al servizio di Dio, la
condizione di una vera vita cristiana. Cristo richiede una dedizione
senza riserve, un servizio completo, il cuore, la mente, l’anima,
l’energia. Non bisogna accarezzare l’io. Chi vive per sé stesso non è
cristiano.
L’amore deve essere il movente di ogni azione. Esso è il principio
del governo di Dio in cielo e in terra e deve essere il fondamento
del carattere cristiano. Solo questo elemento può rendere il cristiano
stabile e capace di affrontare vittoriosamente la prova e la tentazione.