Pagina 259 - Parole di vita

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I criteri della ricompensa finale
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di Gesù, i discepoli non erano ancora del tutto esenti dal modo di
pensare dei Farisei, lavoravano con l’idea di ricevere una ricompensa
in base ai meriti e accarezzando uno spirito di orgoglio e autocom-
piacimento facevano l’un l’altro dei paragoni. Se uno commetteva
un errore, gli altri si sentivano superiori.
Per evitare che i discepoli perdessero di vista i principi dell’E-
vangelo, Cristo raccontò la parabola che illustrava in che modo Dio
tratta i suoi servi e quale spirito si attende da loro.
“Il regno dei cieli”, iniziò, “è simile a un padron di casa, il
quale, in sul far del giorno, uscì a prender ad opra, de’ lavoratori
per la sua vigna” (
Matteo 20:1
). Allora si usava che chi cercasse un
impiego andasse alla piazza del mercato ad attendere qualche datore
di lavoro. La parabola ci presenta uno di loro che in differenti ore
della giornata, andava a cercare operai per la sua attività. Quelli che
furono assunti sin dalle prime ore del mattino concordarono un certo
salario; gli altri, impiegati in un secondo momento, si rimisero alla
discrezionalità del padrone.
“Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chia-
ma i lavoratori e paga loro la mercede, cominciando dagli ultimi
fino ai primi. Allora, venuti quei dell’undicesima ora, ricevettero un
denaro per uno. E venuti i primi, pensavano di ricever di più; ma
ricevettero anch’essi un denaro per uno” (
Matteo 20:8-10
).
Il trattamento che il proprietario della vigna riserva agli operai è
un immagine del modo in cui Dio tratta noi uomini, cioè ben diver-
samente dagli usi umani. Nella vita professionale il pagamento è in
proporzione al lavoro svolto e l’operaio si attende una retribuzione
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commisurata alla sua resa. Ma nella parabola Cristo illustra i principi
del suo regno, un regno che non è di questo mondo e che non si può
misurare con parametri umani: “Poiché i miei pensieri non sono i
vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l’Eterno. Come
i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte
delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri” (
Isaia
55:8, 9
).
Gli operai della parabola impiegati sin dal mattino ricevettero
la paga che avevano pattuito, non una lira in più. Gli ultimi arrivati
credettero alla promessa del padrone: “Vi darò quel che sarà giusto”
(
Matteo 20:4
). E dimostrarono la loro fiducia non facendo domande
di sorta in merito al salario. Confidavano nel suo senso di giustizia