Pagina 253 - Parole di vita

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La vera ricchezza
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il Signore.
Il peccato è il più grave di tutti i mali ed è nostro dovere compa-
tire il peccatore e aiutarlo. Ma non possiamo raggiungere tutti nello
stesso modo. Molti nascondono la loro fame di verità e trarrebbero
un gran beneficio da una parola affettuosa che non li faccia sentire
dimenticati. Altri si trovano nello stato più miserabile e non se ne
rendono conto, non hanno coscienza della loro profonda degradazio-
ne morale. Quanti sono sprofondati nel fango del peccato al punto
d’aver perduto il senso delle realtà eterne e la somiglianza con Dio!
Non sanno più di avere un anima da salvare, non credono più in
Dio né hanno fiducia negli uomini. Molti di loro potranno essere
conquistati solo con atti di generosa bontà. Bisogna innanzi tutto
prendersi cura delle loro necessità fisiche, dargli da mangiare, pulirli
e vestirli decentemente, e quando vedranno queste dimostrazioni di
carità disinteressata, troveranno più facile credere anche nella carità
di Cristo.
Tra quelli che si sono smarriti molti si rendono conto della
loro follia e se ne vergognano. Hanno i loro errori continuamente
dinanzi agli occhi e questa ossessione li spinge inesorabilmente
alla disperazione. Non dobbiamo trascurare queste persone. Chi
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nuota contro corrente viene trascinato indietro dalla forza dell’acqua:
porgiamogli una mano di aiuto, come fece Gesù quando Pietro stava
affondando. Esprimiamogli qualche parola di speranza che susciti
fiducia e amore.
Il tuo fratello, malato spiritualmente, ha bisogno di te come anche
tu in passato hai avuto bisogno dell’amore di un fratello. Ha bisogno
dell’esperienza di qualcuno che abbia avuto le sue stesse debolezze
e che gli possa offrire perciò simpatia e aiuto. Proprio la coscienza
della nostra debolezza dovrebbe spingerci a soccorrere chi è in crisi
e nell’angoscia. Non passiamo oltre alla vista di chi soffre, senza
offrirgli la consolazione che anche noi abbiamo ricevuto da Dio!
La comunione personale con Cristo, nostro Salvatore vivente,
darà al cuore, alla mente e all’anima la forza di trionfare sui malvagi
impulsi della natura umana. Raccontiamo allo smarrito della mano
onnipotente che vuole sostenerlo, e che Cristo, nella sua infinita
umanità, ha pietà di lui. Non deve limitarsi a credere nel diritto e
nella forza, cose che non sentono la compassione e non odono le
invocazioni di aiuto. Ha bisogno di aggrapparsi ad una mano benigna