Pagina 235 - Parole di vita

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Come arricchire la personalità
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disse: Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non
hai seminato, e raccogli dove non hai sparso; ebbi paura, e andai
a nascondere il tuo talento sottoterra; eccoti il tuo” (
Matteo 25:24,
25
).
Ecco come gli uomini cercano di scusarsi quando hanno trascu-
rato i doni di Dio! Giudicano Dio un inesorabile tiranno pronto a
scoprire in loro il minimo errore per punirli duramente. L’accusano
di pretendere cose che non ha mai dato e di voler raccogliere senza
aver seminato...
Numerosi sono coloro che, fra sé e sé, accusano Dio di essere
un padrone duro perché esige i loro beni ed il loro servizio, ma che
cosa possiamo dare a Dio che non sia in realtà già suo? “Giacché
tutto viene da te;”, esclamava il re Davide, “e noi t’abbiam dato
quello che dalla tua mano abbiam ricevuto” (
1Cronache 29:14
).
Tutte le cose appartengono a Dio, perché le ha create e redente,
tutti i beni di questa vita e di quella avvenire che possiamo godere
recano l’impronta della croce del Calvario. Perciò l’accusa che Dio
sia un padrone duro e raccolga dove non ha seminato è priva di ogni
fondamento.
Per quanto il rimprovero del servo infedele sia ingiusto, il padro-
ne non lo confuta, anzi lo coglie sul suo stesso terreno per dimostrare
che il suo modo di agire è iniscusabile. Non erano mancati al servo
mezzi e modi per far fruttare il talento a favore del proprietario che
replicò: “Dovevi dunque portare il mio danaro dai banchieri; e al
mio ritorno, avrei ritirato il mio con interesse” (
Matteo 25:27
).
Il nostro Padre celeste non richiede da noi né più né meno di
quanto siamo in grado di fare secondo le capacità che ci ha dato.
Non ci grava di un fardello che non possiamo portare: “Poiché egli
conosce la nostra natura; egli si ricorda che siam polvere” (
Salmo
103:14
). Tutto ciò che esige da noi possiamo anche farlo con la sua
grazia.
“A chi molto è stato dato, molto sarà ridomandato” (
Luca 12:48
).
Ognuno di noi sarà responsabile personalmente di aver fatto sia pure
una virgola in meno di quanto avrebbe potuto fare. Il Signore misura
esattamente la nostra possibilità di lavoro e terrà conto delle doti
che abbiamo sfruttato come di quelle che abbiamo lasciato inuti-
lizzate. Egli ci riterrà responsabili di tutto ciò che avremmo potuto
guadagnare col giusto uso dei nostri talenti e ci giudicherà secondo