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Parole di vita
La resa del conti
“Or dopo molto tempo, ecco il padrone di que’ servitori a fare i
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conti con loro” (
Matteo 25:19
). Quando il Signore chiamerà i servi a
render conto, esaminerà il frutto di ogni talento e la resa manifesterà
il carattere di ogni operaio.
Coloro che avevano ricevuto l’uno cinque e l’altro due talenti li
restituiscono al padrone con il relativo guadagno, ma senza rivendi-
care alcun merito. I talenti erano stati loro affidati solo in prestito, e
senza questo capitale non avrebbero potuto ricavare alcun interesse.
Hanno piena coscienza di aver fatto solo il proprio dovere. Il capi-
tale era del Signore, perciò anche gli interessi. Se il Salvatore non
gli avesse dimostrato la sua grazia ed il suo amore, avrebbero fatto
fallimento per l’eternità.
Nondimeno quando il Padrone riprende i talenti elogia e ricom-
pensa i servi come se il merito fosse tutto loro. È visibilmente lieto
e soddisfatto e si compiace di benedirli e approvarli. Premia ogni
loro servizio e sacrificio, non perché gli debba nulla, ma perché il
suo cuore trabocca di bontà e carità.
“Va bene, buono e fedel servitore;”, esclama, “sei stato fedele
in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo
Signore” (
Matteo 25:21
).
È la fedeltà e la lealtà a Dio, un servizio d’amore, che Dio
gradisce e approva. Ogni impulso dello Spirito Santo, che spinge gli
uomini al bene e verso Dio, è registrato nei libri celesti. Nel giorno
del giudizio tutti gli operai che sono stati uno strumento nelle sue
mani saranno lodati.
Gioiranno col Signore quando vedranno nel suo regno coloro che
sono stati redenti tramite loro, e godranno il privilegio di partecipare
alla sua opera lassù essendosi preparati già qui a tale compito. Quello
che saremo un giorno nel cielo è un riflesso di ciò che siamo ora
nel carattere e nel modo di agire. Cristo ha detto di sé: “Il Figliuol
dell’uomo non è venuto per esser servito ma per servire” (
Matteo
20:28
). L’opera che ha compiuto in terra è la stessa che compie
nei cieli, e se abbiamo collaborato con Cristo quaggiù, la nostra
ricompensa sarà una maggiore capacità di lavoro e il privilegio di
collaborare con lui nel mondo avvenire.
“Poi, accostatosi anche quello che aveva ricevuto un talento solo,
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