Come arricchire la personalità
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riflette negativamente su di lui stesso perché egli non può ricevere
né la grazia né la forza di carattere né il vigore che si otterrebbero
consacrandosi senza riserve a Dio. Allontanandosi da Cristo egli si
espone alle tentazioni di Satana e commette gravi errori al servizio
del Maestro. Non attenendosi ai retti principi nelle piccole cose, non
obbedisce a Dio nemmeno nei compiti che ritiene più importanti.
I difetti manifestati nelle vicende minori della vita si fanno sentire
anche negli affari più rilevanti. Egli agisce appunto com’è abituato.
Il ripetersi dei medesimi atti crea l’abitudine, l’abitudine plasma il
carattere e il carattere decide del nostro destino per il tempo e per
l’eternità.
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Solo la fedeltà nei piccoli doveri prepara l’individuo ad assumere
responsabilità maggiori. Dio mise Daniele e i suoi compagni in
contatto con i più eminenti personaggi di Babilonia affinché quei
pagani conoscessero i principi della vera fede. In mezzo ad un
popolo idolatrico Daniele doveva rappresentare il carattere di Dio.
Che cosa gli permise di ricoprire un incarico così importante, di
fiducia e onore? Proprio la fedeltà nelle piccole cose che ispirava
tutta la sua vita. Egli onorava Dio anche nei minimi doveri e il
Signore collaborava con lui. A lui e ai suoi compagni Egli “dette
conoscenza e intelligenza in tutta la letteratura e sapienza; e Daniele
s’intendeva d’ogni sorta di visioni e di sogni” (
Daniele 1:17
).
Come chiamò Daniele ad essere suo testimone a Babilonia, Dio
chiama anche noi ad essere i suoi araldi nel mondo d’oggi e desidera
che viviamo i principi del suo regno di fronte all’umanità, nelle
piccole vicende della vita come nelle più grandi.
Cristo stesso ci ha insegnato durante la sua vita terrena quanto
sia importante dedicare cura e attenzione ai minimi particolari. La
grande opera della redenzione gli pesava continuamente nell’anima.
Mentre ammaestrava e guariva doveva impegnare al massimo ogni
sua energia fisica e psichica, eppure non gli sfuggivano gli aspetti
più semplici della vita quotidiana e della natura, anzi ne approfittava
per impartire le sue lezioni più istruttive sulle grandi verità del regno
di Dio. Non ignorava le necessità del suo più umile servo e ascoltava
il grido del bisognoso.Non era rimasto insensibile a quella povera
donna che l’aveva toccato in mezzo alla folla: anche il minimo gesto
di fede trovava esaudimento. Dopo aver risuscitato la figlia di Iairo
dalla morte ricordò ai genitori di darle da mangiare, e, quando lui