Pagina 217 - Parole di vita

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Come arricchire la personalità
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Ogni famiglia, ogni cristiano ha il dovere di chiudere la stra-
da alle conversazioni impure. Trovandoci in compagnia di gente
frivola è nostro compito stornare possibilmente l’argomento della
conversazione. Con l’aiuto e la grazia di Dio facciamo cadere tran-
quillamente qualche parola o introduciamo un discorso che dia una
svolta proficua.
È compito dei genitori educare i figli a parlare correttamente, e
la migliore scuola per farsi questo tipo di cultura è proprio il foco-
lare domestico. Sin dai primi anni i bambini dovrebbero imparare
a rivolgersi ai genitori e l’uno all’altro con rispetto e amabilmente.
Bisognerebbe insegnargli che dalle loro labbra devono uscire solo
parole gentili, vere e pure. I genitori stessi apprendano quotidiana-
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mente alla scuola di Cristo e poi, col precetto e l’esempio, potranno
indurre i figli ad un “parlar sano, irreprensibile” (
Tito 2:8
). Si tratta
di uno dei compiti più gravi e responsabili.
Da seguaci di Cristo serviamoci solo di parole che siano di aiuto
e incoraggiamento reciproco nella vita cristiana, parliamo di più
delle nostre esperienze positive, della bontà e misericordia di Dio,
dell’insondabile e profondo amore del Salvatore! Esprimiamo parole
di lode e di ringraziamento. Se il cuore e la mente sono pieni dell’a-
mor di Dio, lo dimostreremo nei nostri discorsi e non sarà difficile
trasmettere agli altri ciò che arricchisce la nostra vita spirituale. Il
tesoro nascosto nelle profondità di un cuore cristiano si manifesterà
nell’espressione di pensieri elevati, aspirazioni nobili, una chiara
percezione della verità, obiettivi disinteressati, un desiderio ardente
di pietà e di santità. Chi manifesta Cristo in questo modo nel suo
linguaggio, avrà anche la capacità di guadagnare delle anime per lui.
Parliamo di Cristo a coloro che non lo conoscono! Facciamo
come lui. Dovunque si trovasse - nella sinagoga, per strada, in barca
a qualche distanza dalla sponda, alla mensa del fariseo o a tavola col
pubblicano - parlava alla gente della vita eterna. Il regno della natura
e le vicende della vita quotidiana gli offrivano spunti sufficienti
per parlare della verità. Gli ascoltatori si sentivano attratti a lui
perché Egli guariva i loro infermi, li confortava nelle loro amarezze,
prendeva in braccio i bambini per benedirli. Bastava che aprisse la
bocca per conquistare la loro attenzione e ogni sua parola era per
loro una fonte di vita.
Così dovremmo fare anche noi, approfittando di ogni occasione