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Parole di vita
stero evangelico. Egli reclama la decima come sua proprietà e noi
dovremmo sempre considerarla una riserva sacra da riporre nel suo
tesoro per finanziare la sua causa. Dio ci chiede anche offerte volon-
tarie, di ringraziamento e di gratitudine, perché solo così è possibile
annunciare l’Evangelo fino ai più remoti confini della terra.
Il servizio che dobbiamo a Dio richiede un impegno personale.
Dobbiamo collaborare con lui per la salvezza del mondo. Il mandato
di Cristo: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni
creatura” (
Marco 16:15
), è rivolto a tutti i suoi seguaci. Tutti coloro
che sono chiamati a vivere in Cristo hanno anche il compito di
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lavorare per la redenzione del prossimo. Il loro cuore deve palpitare
all’unisono con quello di Gesù e manifestare il medesimo anelito che
sentiva lui. Non tutti possono occupare lo stesso incarico nell’opera
di Dio, ma c’è posto e lavoro per tutti.
Anticamente, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè nella sua saggez-
za e umiltà, e Giosué con le sue molteplici capacità, furono chiamati
al servizio di Dio. Ma c’era anche bisogno della musica di Maria,
del coraggio e della pietà di Deborah, dell’affetto filiale di Ruth,
dell’obbedienza e fedeltà di Samuele, dell’incrollabile coscienza di
Elia, della dolce influenza di Eliseo. Così anche oggi tutti coloro che
hanno ricevuto le benedizioni di Dio sono chiamati a consacrarsi
al suo servizio attivo, impiegando ogni talento al progresso del suo
regno e alla gloria del suo nome.
Tutti quelli che hanno accettato Cristo come Salvatore personale
devono dimostrare nella propria vita la verità dell’Evangelo e la
sua potenza salutare. Dio non pretende nulla da noi senza darci nel
contempo gli strumenti per agire. Con la grazia di Cristo potremo
realizzare tutto ciò che Dio richiede, cioè rivelare come suo popolo
tutte le ricchezze celesti. Gesù dice: “In questo è glorificato il Padre
mio: che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli” (
Giovanni
15:8
).
La terra intera è la vigna del Signore. Sebbene sia ora in mano
all’usurpatore, essa appartiene a Dio che l’ha creata e redenta. Per lei
Cristo ha consumato il suo sacrificio: “Poiché Iddio ha tanto amato
il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo” (
Giovanni 3:16
).
Tramite questo dono l’umanità riceve tutti gli altri, quotidianamente
il mondo intero riceve benedizioni da Dio. Il sole e la pioggia, ogni
foglia, fiore e frutto sono la prova della pazienza e del grande amore