Pagina 189 - Parole di vita

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Un messaggio alla chiesa d’oggi
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violento.
Alla fine Dio fece un ultimo tentativo, inviò il proprio Figlio
pensando: “Avranno rispetto al mio figliuolo” (
Matteo 21:37
). Ma
la resistenza aveva imbaldanzito e reso senza scrupoli i vignaiuoli,
che si dissero l’un l’altro: “Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e
facciam nostra la sua eredità” (
Matteo 21:38
). La vigna rimarrà a
noi e faremo col raccolto quello che ci piace!
I dirigenti ebraici non amavano Dio, perciò si allontanarono da
lui rifiutando ogni tentativo di conciliazione. Cristo, l’amato figlio
di Dio, venne per far valere i diritti del proprietario sulla vigna, ma i
vignaiuoli esclamarono con aperto disprezzo: “Non vogliamo che
costui regni su di noi” (
Luca 19:14
). Erano invidiosi del carattere
immacolato di Cristo e, vedendo che il suo modo di ammaestrare il
popolo era ben superiore al loro, temevano il suo successo. Inoltre
Egli li censurava, metteva a nudo la loro ipocrisia e faceva capire
chiaramente dove sarebbero andati a finire persistendo nel loro atteg-
giamento. Proprio questo li mandava su tutte le furie. Fremevano di
fronte a quei rimproveri che non potevano controbattere e odiavano
l’alto ideale di giustizia che Cristo gli presentava continuamente.
Rendendosi conto che il suo insegnamento metteva a nudo il lo-
ro egoismo decisero di ucciderlo. Non potevano sopportare il suo
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esempio di autentica pietà e di nobile spiritualità evidenti in tutto
ciò che faceva. La sua vita intera costituiva un rimprovero per il
loro egoismo, e quando infine giunse la prova decisiva, nella quale
si trattava di obbedire e conseguire la vita eterna o disobbedire e
ricevere la morte eterna, finirono per respingere il Santo d’Israele.
Di fronte alla scelta tra Cristo e Barabba gridarono: “Liberaci Ba-
rabba!” (
Luca 23:18
). E quando Pilato chiese: “Che farò dunque di
Gesù detto Cristo?” essi gridarono selvaggiamente: “Sia crocifisso”
(
Matteo 27:22
). “Pilato disse loro: Crocifiggerò io il vostro Re?
I capi sacerdoti risposero: Noi non abbiamo altro re che Cesare”
(
Giovanni 19:15
). Quando Pilato, lavandosi le mani, disse: “Io sono
innocente del sangue di questo giusto”, i sacerdoti si unirono alla
plebe ignorante urlando: “Il suo sangue sia sopra noi e sopra i nostri
figliuoli” (
Matteo 27:24, 25
).
Ecco la scelta dei capi ebraici! Questa scelta fu registrata nel
libro che Giovanni vide in mano a colui che sedeva sul trono e che
nessuno poteva aprire, e si ripresenterà dinanzi a loro nel giorno che