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Parole di vita
istruì sulla coltivazione del terreno e loro dovevano collaborare con
lui in quest’opera di bonifica e di risanamento. Cosi tutto il paese,
sotto la guida divina, avrebbe fornito una lezione pratica di verità
spirituali: come la terra produce i suoi tesori in obbedienza alle
leggi naturali, così gli uomini riflettono gli attributi del carattere di
Dio in obbedienza alla sua legge morale. I pagani stessi dovevano
riconoscere la superiorità di coloro che servono e adorano il Dio
vivente.
“Ecco”, esclamò Mosè, “io vi ho insegnato leggi e prescrizioni,
come l’Eterno, l’Iddio mio, mi ha ordinato, affinché le mettiate in
pratica nel paese nel quale state per entrare per prenderne possesso.
Li osserverete dunque e li metterete in pratica; poiché quella sarà
la vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i
quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: ‘Questa grande
nazione è il solo popolo savio e intelligente!’. Qual è difatti la gran
nazione alla quale la divinità sia così vicina come l’Eterno, l’Iddio
nostro, è vicino a noi ogni volta che l’invochiamo? E qual è la gran
nazione che abbia delle leggi e delle prescrizioni giuste com’è tutta
questa legge ch’io vi espongo quest’oggi?” (
Deuteronomio 4:5-8
).
I figli d’Israele dovevano occupare tutto il territorio che Dio
aveva loro assegnato scacciando tutti quei popoli che rifiutavano di
adorarlo e servirlo. Ma Dio desiderava che gli uomini imparassero ad
amarlo grazie alla manifestazione vivente del suo carattere rivelato
dal suo popolo. L’invito evangelico doveva essere annunciato al
mondo intero. Il culto dei sacrifici si proponeva di esaltare Cristo di
fronte a tutti i popoli e chiunque avesse guardato a lui sarebbe stato
salvato. Chi abbandonava l’idolatria per adorare il vero Dio - come
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Rahab la Cananea e Ruth la moabita - doveva unirsi al popolo eletto.
Così Israele piano piano doveva crescere e allargare i suoi confini
fino ad abbracciare tutta la terra.
Dio desiderava stabilire il suo regno di misericordia su tutti i
popoli e riempire la terra di pace e di gioia. Egli ha creato l’uomo
per la felicità e il suo più ardente desiderio è di inondare i cuori della
pace celeste. Egli vuole che ogni famiglia terrena sia l’immagine
della grande famiglia celeste.
Ma Israele non realizzò il piano divino e il Signore dovette di-
chiarare: “Eppure, io t’avevo piantato come una nobile vigna tutta
del miglior ceppo; come dunque mi ti sei mutata in rampolli dege-