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Parole di vita
nel deserto, non dovevano servire solo a suo beneficio esclusivo, ma
dovevano trasmettere una lezione anche ai paesi circostanti. Il Si-
gnore si rivelò un Dio superiore ad ogni autorità e grandezza umana.
I segni e i miracoli compiuti a favore del suo popolo dimostrarono
il suo potere sulla natura e sui massimi esponenti di coloro che
adoravano la natura. Dio punì l’orgoglioso Egitto come punirà tutta
la terra degli ultimi giorni. Il grande “Io sono” liberò il suo popolo
col fuoco e la tempesta, col terremoto e la morte, lo trasse fuori dal
paese della schiavitù “attraverso questo grande e temibile deserto,
pieno di serpenti ardenti e di scorpioni, terra arida, senza acqua”.
Egli “ha fatto sgorgare... dell’acqua dalla durissima rupe” e “dette
loro frumento del cielo” (
Deuteronomio 8:15
;
Salmo 78:24
). “Poi-
ché”, diceva Mosè, “la parte dell’Eterno è il suo popolo, Giacobbe
è la porzione della sua eredità. Egli lo trovò in una terra deserta,
in una solitudine piena d’urli e di desolazione. Egli lo circondò, ne
prese cura, lo custodi come la pupilla dell’occhio suo. Pari all’aquila
che desta la sua nidiata, si libra a volo sopra i suoi piccini, spiega le
sue ali, li prende e li porta sulle penne. L’Eterno solo l’ha condotto,
e nessun dio straniero era con lui” (
Deuteronomio 32:9-12
). Così
l’Onnipotente l’ha attratto a sé, per farlo dimorare all’ombra delle
sue ali.
Fu Cristo a condurre gli Israeliti durante il pellegrinaggio nel
deserto: avvolto di giorno nella colonna di nuvole e di notte nella
colonna di fuoco, li guidava, li proteggeva dai pericoli del deserto e
li introdusse nella terra promessa. Di fronte a tutti i popoli che non
credevano in lui ne fece un tesoro prezioso, la vigna dell’Eterno.
A questo popolo Dio affidò i suoi oracoli. Esso fu come circon-
dato dal recinto della legge divina con i suoi eterni principi di verità,
giustizia e purezza. L’obbedienza a questi principi sarebbe stata la
sua protezione impedendogli di abbandonarsi ad abitudini e peccati
che avrebbero segnato la sua sicura fine. E come la torre si ergeva
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in mezzo alla vigna, così Dio fece costruire il suo sacro tempio al
centro del paese.
Come Cristo era stato col popolo d’Israele nel deserto, rimaneva
ancora il suo maestro e la sua guida spirituale. Nel tabernacolo come
nel tempio, la sua gloria si manifestava nella santa shekinah al di
sopra del propiziatorio. Egli non cessava di dispensare agli Israeliti
la ricchezza della sua pazienza e del suo amore.