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Parole di vita
le intenzioni del nuovo Maestro le cui parole avevano stranamente
commosso i cuori e deluso amaramente tante ambizioni. I discepoli
stessi non l’avevano capita, ma il loro interesse si era destato e, in
privato, si rivolsero a Gesù chiedendo spiegazioni.
Era proprio quello che Egli desiderava per fornire istruzioni più
precise. Gli spiegò la parabola, e altrettanto farà con la sua Parola
a tutti coloro che si rivolgono a lui con cuore sincero. Chi studia la
Parola di Dio con cuore aperto all’azione dello Spirito Santo non
rimarrà all’oscuro sul suo senso: “Se uno vuol fare la volontà di lui,
conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio” (
Giovanni
7:17
). Quanti vanno a Cristo per conoscere meglio la verità saranno
esauditi; Egli schiuderà loro i misteri del regno dei cieli e i cuori che
bramano conoscere la verità capiranno. La luce celeste illuminerà il
tempio dell’anima e si manifesterà ad altri come il chiaro splendore
di una lampada in un luogo oscuro.
“Il seminatore uscì a seminare”. In oriente la situazione generale
era così insicura ed il pericolo di subire violenze così grave, che la
popolazione risiedeva generalmente in città circondate da mura e
i contadini uscivano di là giorno per giorno per andare a lavorare.
Così Cristo, il Seminatore divino, è uscito a seminare abbandonando
la sua dimora sicura e tranquilla, la gloria che godeva col Padre
prima che esistesse il mondo e la posizione che occupava sul trono
dell’universo. È uscito come uomo esposto al dolore e alla tentazio-
ne, da solo, per seminare con lacrime e annaffiare col suo sangue il
seme della vita per un mondo perduto.
Allo stesso modo devono uscire a seminare i suoi servi. Quando
fu chiamato a spargere il seme della verità, Abramo ricevette l’or-
dine: “Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo
padre, nel paese che io ti mostrerò” (
Genesi 12:1
). “E parti senza
sapere dove andava” (
Ebrei 11:8
). Similmente l’apostolo Paolo, pre-
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gando nel tempio di Gerusalemme, ricevette il messaggio divino:
“Va’, perché io ti manderò lontano ai Gentili” (
Atti 22:21
). Così
tutti quelli che sono chiamati a unirsi a Cristo devono abbandonare
tutto per seguirlo: le antiche compagnie, i progetti della vita, le spe-
ranze terrene. Debbono spargere il seme con fatica e lacrime, nella
solitudine e con sacrifici.
“Il seminatore semina la Parola”. Cristo è venuto a seminare
la verità in questo mondo. Fin dalla caduta dell’umanità Satana