Dire e fare
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avessero riconosciuto un profeta, come credevano pienamente, non
avrebbero potuto negare la sua testimonianza, cioè che Gesù di
Nazareth era il Figlio di Dio. D’altra parte non potevano nemmeno
affermare che il battesimo di Giovanni proveniva dagli uomini in
quanto il popolo lo riteneva un profeta. Ecco perché risposero: “Non
lo sappiamo”.
A questo punto Cristo raccontò la parabola del padre e dei due
figli. Quando il padre si rivolse al primo dicendogli: “Va, lavora oggi
nella mia vigna”, egli rispose seccamente: “Non voglio”. Si rifiutò
di obbedire e finì in una cattiva strada e in pessime compagnie. Ma
in seguito si pentì e obbedì all’appello paterno.
Il padre impartì anche al secondo figlio l’ordine dì andare a
lavorare nella vigna, e questi replicò: “Sì, lo farò, signore”, ma in
realtà non andò.
In questa parabola il padre rappresenta Dio, la vigna la chiesa,
i due figli rappresentano due diverse categorie di persone. Quello
dei due che si rifiuta di obbedire all’ordine replicando: “Non vo-
glio”, è un simbolo di quanti vivono apertamente nel peccato, senza
simulare alcuna religiosità. Essi riconoscono apertamente di non
volersi sottomettere al giogo delle restrizioni e dell’obbedienza che
impone la legge, ma molti di loro in seguito si pentono e finiscono
per seguire la vocazione divina. Quando Giovanni Battista rivolse
a loro il messaggio evangelico: “Ravvedetevi, poiché il regno de’
cieli è vicino” (
Matteo 3:2
), essi si pentirono confessando i propri
peccati.
Il figlio che aveva risposto: “Si, lo farò, signore”, e poi non
era andato, rivelava il carattere dei Farisei. Come lui, i capi del
popolo erano impenitenti e pieni di sé. Tutta la vita religiosa del
popolo ebraico si era cristallizzata in una pura finzione. Allorché la
voce di Dio aveva proclamato la sua legge sul Sinai, tutto il popolo
aveva giurato obbedienza esclamando: “Sì, lo farò, signore”, ma
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poi non mantenne la promessa, e quando venne Cristo in persona a
rivelargli il senso profondo della legge, lo respinse. Cristo aveva dato
ai dirigenti del popolo prove più che sufficienti della sua autorità
e potenza divina, ma pur essendo convinti non vollero accettare
quelle prove. Cristo aveva messo in evidenza che essi continuavano
a non credere perché non erano disposti a obbedire: “Avete annullata
la parola di Dio a cagion della vostra tradizione... Ma invano mi