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Parole di vita
ficare un carattere inclemente. Chi è spietato con gli altri dimostra
di essere estraneo alla grazia divina. Ricevendo il perdono di Dio
l’uomo errante si sente attratto al centro dell’amore infinito e la
corrente della pietà celeste gli inonderà l’anima per passare poi da
lui agli altri. La tenerezza e la misericordia manifeste nella vita di
Cristo si manifesteranno anche in tutti coloro che sono partecipi
della sua grazia. “Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di
lui” (
Romani 8:9
). È estraneo a Dio e rimarrà per sempre separato
da lui.
Può darsi che un uomo simile sia già stato perdonato una vol-
ta, ma il suo atteggiamento implacabile dimostra che ora respinge
l’amore e il perdono divino. Si è separato da Dio da solo e si trova
esattamente com’era prima di essere perdonato. Ha rinnegato il suo
pentimento e si ritrova addosso i suoi peccati come se non se ne
fosse mai pentito.
La grande lezione di questa parabola è da ricercarsi nel contrasto
esistente tra la pietà di Dio e la crudeltà dell’uomo, nel fatto che
la clemenza e la misericordia divina dovrebbero darci la misura
del nostro agire: “Non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo,
com’ebbi anch’io pietà dite?” (
Matteo 18:33
).
Noi siamo perdonati non perché perdoniamo, bensì come perdo-
niamo. Il fondamento di ogni perdono si trova nell’immeritato amore
di Dio, ma col nostro atteggiamento verso gli altri dimostriamo se
abbiamo fatto nostro questo amore. Perciò Gesù ci ricorda: “Col
giudizio col quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura onde
misurate, sarà misurato a voi” (
Matteo 7:2
).
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