Pagina 152 - Parole di vita

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Parole di vita
grazia. Così avviene anche oggi. Se non apprezziamo l’amor di Dio
ed esso non diventa un principio permanente che permei e soggioghi
l’anima, siamo irrimediabilmente perduti. Il Signore non può dimo-
strarci un amore maggiore di quel che ci ha dimostrato, e se l’amore
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di Gesù non riesce a toccarci il cuore, nessun altro mezzo ci riuscirà.
Tutte le volte che rifiuti di ascoltare il messaggio della grazia la
tua incredulità crescerà. Tutte le volte che rifiuti di aprire il cuore
a Gesù sarai sempre meno disposto ad ascoltare la voce di colui
che parla, e diverrà sempre meno probabile che tu risponda al suo
ultimo appello di grazia. Che non si debba dire dite come una volta
dell’antico Israele: “Efraim s’è congiunto con gl’idoli; lascialo!”
(
Osea 4:17
). Non permettere che Cristo debba piangere per te come
un giorno per Gerusalemme: “Quante volte ho voluto raccogliere
i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali;
e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata
deserta” (
Luca 13:34, 35
).
Viviamo nell’epoca in cui è rivolto agli uomini l’ultimo mes-
saggio di grazia, l’ultimo invito. L’ordine “Va’ fuori per le strade e
lungo le siepi” è quasi concluso e tutti riceveranno l’invito di Cristo.
I messaggeri di Dio, assistiti dagli angeli, esclamano: “Venite, per-
ché tutto è già pronto”, e lo Spirito Santo fa di tutto per costringerti
a venire. Cristo attende un segnale da parte tua, che tu voglia aprirgli
la porta del cuore, e gli angeli sono in attesa di recare in cielo la lieta
notizia che un altro peccatore ha trovato salvezza. Tutte le schiere
celesti non vedono l’ora di intonare con le loro arpe ed il canto un
inno di gioia per un altro ospite che ha accettato l’invito al banchetto
evangelico.
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