Pagina 146 - Parole di vita

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Parole di vita
ricchi e poveri, umili ed altolocati. “Va’ fuori per le strade e lungo
le siepi, e costringili ad entrare, affinché la mia casa sia piena”.
Il mondo perisce perché gli manca l’Evangelo. L’umanità ha
fame della Parola di Dio, ma ben pochi la predicano senza mescolarla
alle tradizioni umane. Molti possiedono la Bibbia ma non ricevono
le benedizioni previste per chi la studia. Ecco perché il Signore invita
i suoi collaboratori ad annunciare la lieta novella a tutti. Bisogna
proclamare la Parola della vita eterna a quanti muoiono nel peccato.
Impartendo l’ordine di andare per le strade e lungo le siepi,
Cristo indica il campo di lavoro a tutti coloro che Egli chiama a
operare nel suo nome: il mondo intero, tutta l’umanità. Il Signore
desidera che ogni individuo sappia e conosca la Parola della grazia.
Quest’opera richiede un grande impegno personale. Era anche
il metodo di Cristo che ha realizzato la sua opera per lo più tramite
colloqui a tu per tu. Attribuiva molta importanza a questi incontri per-
sonali, perché grazie ad un solo individuo l’Evangelo si diffondeva
spesso fra migliaia di persone.
Non aspettiamo che siano gli altri a venire da noi: dobbiamo
andare noi da loro. Quando il predicatore ha finito di parlare dal
pulpito, il suo lavoro è appena cominciato, e ci sono folle di persone
che non saranno raggiunte mai dall’Evangelo se egli non glielo
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annuncia personalmente!
L’invito alla festa fu dapprima rivolto agli Ebrei, il popolo che
doveva fungere da guida e maestro agli altri, che possedeva i rotoli
sacri contenenti le profezie sull’avvento del Messia e che aveva rice-
vuto il compito di celebrare un culto simbolico che ne adombrasse
la missione. Se i sacerdoti e tutto il popolo avessero risposto all’in-
vito, si sarebbero uniti ai messaggeri di Cristo per estendere l’invito
evangelico al mondo intero. La verità gli era stata data perché la
trasmettessero agli altri, ma quando respinsero l’appello divino, essa
fu predicata ai poveri, agli storpi, ai ciechi e agli zoppi. L’invito fu
rivolto a pubblicani e peccatori, e anche stavolta il modo di lavorare
è lo stesso: il messaggio deve essere annunciato dapprima “per le
strade”, cioè a coloro che occupano una posizione di primo piano
nel mondo, ai capi e maestri dell’ umanità.
I messi del Signore lo tengano presente: l’invito a recarsi “per
le strade e lungo le siepi” è rivolto a tutti i pastori del gregge ed ai
maestri che lavorano nell’opera di Dio. Bisogna cercare e trattare