Pagina 145 - Parole di vita

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“Per le strade e lungo le siepi”
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far parte un giorno, grazie alla fede e all’obbedienza, della grande
famiglia dei redenti. Questo messaggio viene tutt’oggi annunciato
all’umanità, sottolineando comunque l’imminenza del ritorno di
Gesù. I segni precursori della sua venuta si sono già adempiuti e la
Parola di Dio ci dice chiaramente che il Signore è alle porte.
Nell’Apocalisse Giovanni predice che l’Evangelo sarà procla-
mato poco prima del ritorno di Cristo: “Poi vidi un altro angelo che
volava in mezzo al cielo, recante l’evangelo eterno per annunziarlo
a quelli che abitano sulla terra, e ad ogni nazione e tribù e lingua
e popolo; e diceva con gran voce: Temete Iddio e dategli gloria,
poiché l’ora del suo giudizio è venuta” (
Apocalisse 14:6, 7
).
Nella profezia l’annuncio del giudizio ed i messaggi ad esso
collegati sono seguiti dalla venuta del Figlio dell’uomo sulle nuvole
del cielo. Proclamare il giudizio equivale a proclamare nel contem-
po l’imminente ritorno di Cristo. Questa proclamazione è definita
“evangelo eterno” e da questo si può dedurre che il messaggio del
prossimo ritorno di Gesù costituisce una componente essenziale del
Vangelo.
La Bibbia afferma che negli ultimi giorni l’umanità sarà domi-
nata dagli interessi temporali e dalla sete di piaceri e di denaro. Sarà
cieca di fronte alle realtà eterne. Cristo disse: “E come fu ai giorni di
Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell’uomo. Infatti, come ne’
giorni innanzi ad diluvio si mangiava e si beveva, si prendea moglie
e s’andava a marito, sino al giorno che Noè entrò nell’arca, e di nulla
si avvide la gente, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti,
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così avverrà alla venuta del Figliuol dell’uomo” (
Matteo 24:37-39
).
Non è esattamente la situazione odierna? Gli uomini sono presi
dalla febbrile caccia al guadagno e ai divertimenti come se non esi-
stesse né Dio, né vita eterna, ne aldilà. Ai tempi di Noè il messaggio
del diluvio doveva scuotere l’umanità dalla propria malvagità e in-
durla al pentimento. Così anche il messaggio del prossimo ritorno
di Cristo si prefigge di scuotere gli uomini dagli interessi terreni per
suscitare in loro il senso delle realtà eterne e indurli ad accettare
l’invito alla mensa del Signore.
L’invito dell’Evangelo deve essere rivolto al mondo intero, “ad
ogni nazione e tribù e lingua e popolo” (
Apocalisse 14:6
). Quest’ul-
timo messaggio di avvertimento e di misericordia deve illuminare
tutta la terra della sua gloria e raggiungere tutte le classi sociali,