Pagina 143 - Parole di vita

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“Per le strade e lungo le siepi”
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ascoltatori sapevano esattamente che proprio loro avevano rifiutato
l’invito della misericordia. I beni terreni, le ricchezze ed i piaceri
erano più importanti per loro e tutti, unanimemente, avevano cercato
scuse.
Cosi è anche oggi. I pretesti addotti allora per rifiutare l’invito
al banchetto riflettono tutte le varie scuse che la gente avanza og-
gigiorno per respingere l’invito evangelico. Qualcuno, ad esempio,
sostiene di non poter mettere a repentaglio le proprie prospettive di
carriera e benessere per obbedire all’Evangelo. I vantaggi temporali
contano per lui più dei beni eterni ed egli fa proprio dei benefici
ricevuti da Dio una barriera che lo separa dal suo Creatore e Reden-
tore. Non volendo essere interrotto nella caccia ai beni di questo
mondo, risponde al messaggero della misericordia divina: “Per ora,
vattene; e quando ne troverò l’opportunità ti manderò a chiamare”
(
Atti 24:25
). Un altro sottolinea le difficoltà che nascerebbero per lui
nella vita sociale seguendo l’appello divino. Non può permettersi di
essere in contrasto con amici e parenti. In sostanza, anche lui riflette
esattamente i particolari dei personaggi della parabola, ed il Padrone
di casa comprende dalle sue futili scuse che anche lui nutre solo
disprezzo per il suo invito.
Una vasta classe è rappresentata da colui che dice: “Ho preso
moglie, e perciò non posso venire”. Quanti permettono che il coniu-
ge gli impedisca di rispondere positivamente all’appello di Dio! Il
marito magari dice: “Non posso seguire le mie convinzioni religiose
finché mia moglie è contraria. La sua influenza mi renderebbe oltre-
modo difficile obbedire”. La moglie sente l’invito: “Venite, perché
tutto è già pronto”, e replica: “Ti prego, abbimi per scusata. Mio
marito non può accettare, ci sono di mezzo i suoi affari. E siccome
devo seguire mio marito, non posso venire neanch’io ...”. I figli si
sentono toccati e vorrebbero seguire il messaggio della lieta novella.
Ma se i genitori, che essi amano, non danno ascolto all’appello, i figli
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pensano che anche da loro non ci si debba aspettare diversamente.
Uno dopo l’altro anche loro replicano: “Abbimi per scusato”.
Tutte queste persone respingono la chiamata del Salvatore per
paura dei conflitti in famiglia. Si illudono di garantire la pace e
la prosperità familiare rifiutando di obbedire a Dio: che tragico
errore, che delusione! Chi semina egoismo raccoglierà egoismo. Chi
respinge l’amore di Cristo respinge l’unica cosa che può purificare e