Pagina 10 - Parole di vita

Basic HTML Version

6
Parole di vita
pratiche che Dio ci offre non si sono cancellate, e, se ben intesa, la
natura parla ancora del suo Creatore.
Ai tempi di Cristo queste lezioni si erano perdute di vista e
gli uomini a stento riconoscevano Dio nelle sue opere. Il peccato
dell’umanità aveva steso un velo sul volto radioso del creato, e,
invece di rivelare Dio, le sue opere finirono per trasformarsi in una
barriera che lo nascondeva. Gli uomini “hanno adorato e servito
la creatura invece del Creatore”, ed i pagani “si son dati a vani
ragionamenti, e l’insensato lor cuore s’è ottenebrato” (
Romani 1:25,
21
). Così, in Israele, l’insegnamento umano aveva preso il posto di
quello divino. Non solo i fenomeni della natura, ma anche il rituale
dei sacrifici e le Scritture stesse - il cui obiettivo era di far conoscere
Dio - furono pervertiti al punto da nasconderlo.
Cristo cercò di rimuovere tutto ciò che oscurava la verità. Egli
venne a sollevare il velo che il peccato aveva steso sulla natura,
riportando alla luce la gloria spirituale che il creato doveva riflettere.
Le sue parole Illuminavano gli insegnamenti della natura, come
quelli della Bibbia, di una luce nuova, trasformandoli in una nuova
rivelazione.
Cogliendo un giglio immacolato, Gesù lo metteva in mano ai
bambini e giovani, e, mentre essi contemplavano il suo volto gio-
vanile e raggiante della luce del Padre, Egli diede questa lezione:
“Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non fati-
cano e non filano; eppure io vi dico che nemmeno Salomone con
tutta la sua gloria fu vestito come uno di loro. Or se Iddio riveste in
questa maniera l’erba de’ campi che oggi è e domani è gettata nel
forno, non vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede?” (
Matteo
6:28-30
).
Ma nel sermone sul monte Gesù non rivolse queste parole so-
lamente ai bambini e ai giovani; aveva davanti una folla in cui si
trovavano uomini e donne preoccupati e perplessi, delusi e addolo-
rati. Egli continuò: “Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo:
Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo? Poiché sono
i pagani che ricercano tutte queste cose”. Poi, allargando le braccia
alla folla che lo circondava, esclamò: “Ma cercate prima il regno e la
giustizia di Dio, tutte queste cose vi saranno sopraggiunte” (
Matteo
[9]
6:28-33
).
Così Cristo interpretava il messaggio che lui stesso aveva affidato