Dove trovare la verità?
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Eppure è possibile per noi, nella misura in cui ne siamo capaci,
renderci conto della compassione divina che si manifesta all’anima
umile e contrita. Intenderemo la misericordia di Dio in propor-
zione all’apprezzamento del sacrificio che Egli ha consumato per
noi. Studiando umilmente la Parola di Dio, vedremo dischiudersi il
grandioso tema della redenzione che andrà rischiarandosi mentre lo
contempliamo e andrà crescendo in altezza e profondità a mano a
mano che ci sforziamo di comprenderlo.
La nostra vita deve essere intimamente legata a quella di Cri-
sto, dobbiamo ricevere continuamente da lui, far parte di lui, pane
vivente disceso dal cielo, e attingere a quella fonte sempre fresca
dalla quale zampillano continuamente acque preziose. Se teniamo
presente quanto il Signore ci sia vicino, se il nostro cuore trabocca
di gratitudine e lode, la nostra vita religiosa rimarrà sempre fresca e
parleremo con Dio in preghiera come con un amico ed Egli ci svelerà
i suoi misteri personalmente. Con gioia sentiremo spesso la dolce
presenza di Gesù ed il nostro cuore arderà quando Egli si avvicinerà
per comunicare con noi come faceva con Enoc. Quando il cristiano
fa veramente questa esperienza, vivrà una vita di semplicità e umiltà,
dolcezza e mansuetudine, e quanti gli sono intorno noteranno che
conosce Gesù e ha appreso da lui.
La fede in Cristo si rivela sempre per l’individuo un principio
vitale che tutto compenetra, una forza spirituale vivente e operante.
Essa manifesta la freschezza, il vigore e la gioia di un’eterna giovi-
nezza. Il cuore che si apre alla Parola di Dio somiglia non ad uno
stagno che rimane prosciugato dall’evaporazione, né ad una cisterna
rotta che perde il contenuto, bensì al ruscello di montagna alimentato
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da sorgenti perenni la cui acqua fresca e cristallina zampilla dalle
rocce per dissetare lo stanco, l’assetato e il depresso.
Questa esperienza trasmetterà ad ogni maestro della verità le
qualità necessarie per essere un vero rappresentante di Cristo. Le sue
conversazioni con gli altri e le sue preghiere saranno caratterizzate
dalla forza e dalla decisione tipiche dell’insegnamento di Cristo, e la
testimonianza che renderà di lui non sarà meschina e senza vita. Se è
un pastore, non ripeterà sempre le stesse prediche stereotipate, anzi
aprirà la mente alla costante e luminosa guida dello Spirito Santo.
Cristo ha detto: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha vita eterna... Come il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a