Capitolo 7: “Simile al lievito”
Molti uomini colti e influenti accorrevano ad ascoltare il profeta
di Galilea e alcuni di loro osservavano con curiosità e interesse la
folla raccolta intorno a Cristo mentre insegnava sulle rive del mare.
Erano presenti tutte le classi sociali: poveri, analfabeti, mendicanti
laceri, ladri col marchio della colpa impresso nel volto, invalidi,
libertini, commercianti, persone agiate, di elevata condizione sociale
e di umili origini, ricchi e poveri, tutti si accalcavano gli uni sugli
altri per farsi posto e ascoltare le parole di Cristo. Con lo sguardo
rivolto a questa strana assemblea quegli uomini colti si chiesero: E
il regno di Dio sarebbe composto da elementi simili? Il Salvatore
replicò di nuovo con una parabola:
“Il regno de’ cieli è simile al lievito che una donna prende e
nasconde in tre staia di farina, finché la pasta sia tutta lievitata”.
Gli Ebrei consideravano a volte il lievito un simbolo del peccato,
e durante la festa di Pasqua si raccomandava alla gente di allonta-
nare tutto il lievito di casa, esattamente come dovevano eliminare il
peccato dal cuore. Cristo ammonì i discepoli: “Guardatevi dal lievito
de’ Farisei, che è ipocrisia” (
Luca 12:1
), e l’apostolo Paolo parla
di un “lievito di malizia e di malvagità” (
1Corinzi 5:8
). Ma nella
parabola del Salvatore il lievito è usato per rappresentare il regno
dei cieli e illustrare la forza vivificante e trasformatrice della grazia
di Dio.
Nessuno è così vile e degradato che l’azione di questa potenza
non riesca a raggiungerlo. Bisogna infondere un nuovo principio di
vita in tutti coloro che sì sottomettono allo Spirito Santo, e restaurare
nell’umanità l’immagine divina ormai perduta.
Ma l’uomo non è in grado di trasformarsi col semplice eserci-
zio della volontà, gli manca la forza di operare questo mutamento.
Bisogna mescolare il lievito - qualcosa di totalmente esterno - alla
pasta prima di ottenere il cambiamento desiderato. Similmente il
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peccatore deve ricevere la grazia di Dio prima di essere pronto per
il regno della gloria. Tutta la cultura e l’educazione che il mondo
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