Capitolo 26: Talenti di successo
Cristo venne sulla terra in un periodo di intensa mondanità,
quando per la gente gli interessi temporali erano più importanti di
quelli eterni e le preoccupazioni del futuro passavano in seconda
linea di fronte a quelle del presente. L’umanità scambiava la fantasia
per realtà e viceversa, non contemplava il mondo invisibile con
l’occhio della fede. Satana presentava le cose di questo mondo
nel loro aspetto più attraente ed esclusivo e gli uomini cadevano
miseramente nella rete delle sue tentazioni.
Cristo venne per mutare questa situazione, per rompere l’incan-
tesimo che infatuava ed irretiva l’umanità. Con i suoi insegnamenti
cercò di collocare il cielo e la terra nella giusta prospettiva, di-
stogliendo il pensiero degli ascoltatori dal presente all’avvenire. Li
invitava a prepararsi per l’eternità invece di concentrarsi nella ricerca
di cose vane.
“V’era un uomo ricco che aveva un fattore”, disse, “il quale
fu accusato dinanzi a lui di dissipare i suoi beni” (
Luca 16:1
). Il
ricco gli aveva affidato tutti i suoi beni, ma l’amministratore era
infedele e il padrone si convinse di essere derubato sistematicamente.
Decise perciò di licenziarlo e lo fece chiamare per un esame dei libri
contabili. “Che cos’è questo che odo di te?”, chiese. “Rendi conto
della tua amministrazione, perché tu non puoi più esser mio fattore”
(
Luca 16:2
).
Con la prospettiva del licenziamento sicuro, l’amministratore
prevedeva solo tre possibilità: cercarsi un altro lavoro, chiedere
l’elemosina o morire di fame. “E il fattore disse fra sé: Che farò io,
dacché il padrone mi toglie l’amministrazione? A zappare non son
buono; a mendicare mi vergogno. So bene quel che farò, affinché,
quando dovrò lasciare l’amministrazione, ci sia chi mi riceva in casa
sua. Chiamati quindi a sé ad uno ad uno i debitori del suo padrone,
disse al primo: Quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento
bati d’olio. Egli disse: Prendi la tua scritta, siedi, e scrivi presto:
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Cinquanta. Poi disse ad un altro: E tu, quanto devi? Quello rispose:
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