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Parole di vita
e Invita tutti i suoi seguaci ad apprendere la lezione del risparmio:
“Raccogliete i pezzi avanzati, che nulla se ne perda” (
Giovanni 6:12
).
Chi ha capito che anche il suo denaro è un dono di Dio, lo userà con
parsimonia e sentirà il dovere di risparmiarlo per darlo a chi ne ha
bisogno.
Quanto più spendiamo per la nostra vanitosa ostentazione e
soddisfazione personale, tanto meno ci rimarrà per alimentare gli
affamati e vestire gli ignudi. Ogni lira spesa futilmente riduce le
nostre possibilità di fare del bene agli altri ed equivale a derubare Dio
dell’onore e della gloria che scaturirebbero da un corretto impiego
dei talenti che ci ha affidato.
Impulsi generosi e gesti di bontà
Un carattere benevolo e affettuoso e la capacità di afferrare su-
bito i temi spirituali sono talenti preziosi e comportano una grande
responsabilità per chi li possiede. Bisogna impegnare anche queste
doti al servizio di Dio, ma molti sbagliano in proposito: si compiac-
ciono di queste qualità ma non le mettono al servizio degli altri. Si
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lusingano pensando che farebbero qualcosa di buono e grandioso se
ne avessero l’occasione, se le circostanze fossero favorevoli, e così
continuano ad attendere l’occasione... Disprezzano la meschinità
dell’avaro che rimpiange il boccone dato al bisognoso. Vedono che
vive solo per se stesso e che è responsabile dei suoi talenti usati
cosi male. Con un certo compiacimento si paragonano a lui e si
convincono di essere molto migliori di una persona così gretta, ma
si ingannano. Anche loro hanno dei doni inutilizzati e questo non fa
che accrescere la loro responsabilità. Quanti hanno grandi qualità
affettive, hanno il dovere dinanzi a Dio di manifestarle non solo agli
amici, ma a tutti coloro che hanno bisogno del loro aiuto. Anche i
vantaggi di ordine sociale rappresentano dei talenti da usare a be-
neficio di quanti ci stanno intorno. Se siamo gentili solo con alcuni,
questo non è vero amore ma egoismo e non contribuirà al bene degli
altri né alla gloria di Dio. Chi lascia inutilizzati i doni di Cristo è
più colpevole di quell’avaro per il quale provava solo disprezzo. A
questo tipo di persone un giorno sarà detto: “Conoscevate la volontà
del Maestro, ma non l’avete fatta!”.