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Parole di vita
hanno appena cominciato a scorgere i primi barlumi di una luce più
grande, implorano ardentemente Dio di elargire loro la benedizione
che intravedono da lontano per fede. Nella corruzione delle grandi
città vivono molte di queste persone, spesso in condizioni cosi umili
che la società le ignora. Una gran parte di loro è ignota agli stessi
predicatori e alle chiese, eppure esse rimangono fedeli testimoni del
Signore nonostante l’ambiente di miseria in cui vivono. Forse hanno
avuto poca luce e poche possibilità per una maturazione cristiana, e
pur essendo incalzate dalla nudità, dal freddo e dalla fame, si sfor-
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zano di aiutare gli altri. Quali dispensatori della molteplice grazia
di Dio cerchiamo queste anime, visitiamo le loro famiglie e sovve-
niamo ai loro bisogni con la potenza dello Spirito Santo. Studiamo
la Bibbia insieme a loro e preghiamo con quella semplicità che lo
Spirito Santo ci sa ispirare! Cristo darà le parole giuste che saranno
per queste persone il pane della vita. In tal modo la benedizione
divina si diffonderà da cuore a cuore, da una famiglia all’altra.
L’ordine della parabola - “Costringili ad entrare” - è stato spesso
frainteso nel senso che dovremmo costringere la gente ad accettare
l’Evangelo, ma il testo vuole sottolineare solo l’insistenza dell’invito
e l’efficacia delle motivazioni da presentare. Il Vangelo non impiega
mai la forza per condurre anime a Gesù, anzi il suo messaggio è:
“O voi tutti che siete assetati, venite alle acque” (
Isaia 55:1
). “E
lo Spirito e la sposa dicono: Vieni ... chi vuole, prenda in dono
dell’acqua della vita” (
Apocalisse 22:17
). È la forza dell’amore e
della grazia di Dio che ci costringe ad andare.
Il Salvatore dice: “Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode
la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui
ed egli meco” (
Apocalisse 3:20
). Lo scherno o le minacce non lo
spaventano, e instancabilmente Egli cerca i perduti dicendo: “Come
farei a lasciarti ..?” (
Osea 11:8
). Anche se il suo amore viene respinto
ostinatamente, Egli invita con maggiore insistenza: “Ecco, io sto
alla porta e picchio”. La forza irresistibile del suo amore costringe
l’uomo ad entrare nella sala del convito e a confessare a Cristo: “La
tua benignità m’ha fatto grande” (
Salmo 18:35
).
Cristo trasmetterà ai suoi collaboratori lo stesso amore ardente
con cui lui stesso va alla ricerca dei perduti. Non basta dire semplice-
mente: “Vieni!”. Alcuni sentono l’invito ma hanno orecchie troppo
sorde per intenderne il senso e occhi troppo ciechi per scorgervi