Pagina 135 - Parole di vita

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Capitolo 17: “Lascialo ancora quest’anno”
Nei suoi insegnamenti Cristo collegava sempre i moniti sul giudi-
zio ai richiami della misericordia divina: “Conciossiaché il Figliuol
dell’uomo non sia venuto per perder le anime degli uomini, anzi
per salvarle” (
Luca 9:56 (D)
). “Infatti Iddio non ha mandato il suo
Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia
salvato per mezzo di lui” (
Giovanni 3:17
). Egli illustra la funzione
della sua grazia in rapporto alla giustizia ed al giudizio di Dio con
la parabola del fico sterile.
Annunciando al popolo l’imminenza del regno di Dio denunciava
severamente la sua ignoranza e indifferenza. La gente sapeva inter-
pretare senza difficoltà i segnali meteorologici del cielo, ma non era
in grado di intendere i chiari segni dei tempi che preannunciavano
la sua missione.
Allora come oggi gli uomini si ritenevano i beniamini del cielo
e concludevano che quei moniti non riguardavano loro ma gli al-
tri! Dai suoi ascoltatori Gesù apprese una vicenda che proprio in
quei giorni aveva suscitato grande scalpore: alcune misure restrittive
adottate da Ponzio Pilato, governatore della Giudea, avevano esaspe-
rato la popolazione. A Gerusalemme si era scatenata una sommossa
popolare e Pilato aveva tentato di reprimerla con la violenza. In una
certa occasione i suoi soldati avevano fatto irruzione nel cortile del
tempio trucidando alcuni pellegrini galilei intenti ad offrire i loro
sacrifici. I Giudei consideravano ogni sciagura una punizione divina
per i peccati commessi, e quanti riferivano questo atto di violenza lo
facevano con una segreta soddisfazione in quanto l’essere scampati
dimostrava che erano migliori e quindi più favoriti da Dio di quei
galilei. Si aspettavano che Gesù condannasse quei pellegrini uccisi
che, secondo loro, avevano ampiamente meritato la loro triste sorte.
I discepoli non si azzardarono ad esprimere la loro opinione
prima di sentire quella del Maestro. Gesù li aveva infatti diffidati
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dall’esprimere giudizi sul carattere altrui, né essi dovevano misurare
le punizioni secondo il loro giudizio limitato. Nondimeno si aspetta-
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