La riabilitazione dell’uomo
127
a stringerti fra le braccia con infinito amore. Egli ascolta il grido
del contrito e conosce il primo vero impulso del cuore che va alla
sua ricerca. Anche se ha appena balbettato una preghiera, se ha
versato una lacrima in segreto, se ha un debole ma sincero desiderio
di ritornare a Dio, lo Spirito Santo gli verrà incontro senza indugio.
Ancor prima che egli esprima la sua preghiera o il desiderio del
cuore, la grazia di Cristo si è messa all’opera ed è già pronta ad
incontrare la grazia che sta operando nell’animo umano.
Il Padre celeste ti toglierà gli abiti insudiciati dal peccato. Nella
magnifica allegoria profetica di Zaccaria il sommo sacerdote Giosué,
che si trova in abiti sporchi dinanzi all’angelo del Signore, è un
simbolo del peccatore. Dio ordina: “‘Levategli di dosso i vestiti
sudici’. Poi disse a Giosué: ‘Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua
iniquità, e t’ho vestito di abiti magnifici’ ... E quelli gli posero in
capo una tiara pura, e gli misero delle vesti” (
Zaccaria 3:4, 5
). Così
Dio vuole rivestire te “delle vesti della salvezza” e avvolgerti “nel
manto della giustizia” (
Isaia 61:10
). “Quando vi siete riposati tra gli
ovili, le ali della colomba si son coperte d’argento, e le sue penne
hanno preso il giallo dell’oro” (
Salmo 68:13
).
“Egli m’ha condotta nella casa del convito, e l’insegna che spiega
su di me è Amore” Cantico dei (
Cantico dei Cantici 2:4
). “Se tu
cammini nelle mie vie”, - promette il Signore - “custodirai i miei
cortili, e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti
[139]
a me”, cioè i santi angeli che circondano il trono divino (
Zaccaria
3:7
).
“Come la sposa è la gioia dello sposo, cosi tu sarai la gioia del
tuo Dio” (
Isaia 62:5
). “L’Eterno, il tuo Dio, è in mezzo a te, come
un Potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per via dite, si
acquieterà nell’amor suo, esulterà, per via dite, con gridi di gioia”
(
Sofonia 3:17
). lì cielo e la terra intoneranno insieme al Padre un
canto di gioia, “perché questo mio figliuolo era morto ed è tornato a
vita; era perduto, ed è stato ritrovato” (
Luca 15:24
).
Fino a questo punto nessuna nota discordante aveva turbato la
scena gioiosa della parabola, ma ora il Salvatore introduce quest’al-
tro elemento. Quando il figlio prodigo era arrivato a casa “il figliuolo
maggiore era a’ campi; e come tornando fu vicino alla casa, udì la
musica e le danze. E chiamato a sé uno de’ servitori, gli domandò
che cosa ciò volesse dire. Quello gli disse: E giunto tuo fratello, e