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Parole di vita
tutti, Cristo la lodò assicurandole di averle concesso la grazia richie-
sta. I discepoli non dimenticarono più questo episodio tramandato
anche a noi per dimostrarci l’esito della preghiera perseverante.
Era stato Cristo stesso a infondere nel cuore di questa madre
una costanza che non sarebbe stata respinta, com’era stato lui a dare
alla povera vedova il coraggio e la decisione di insistere di fronte
al giudice iniquo. Era stato ancora Cristo, secoli prima, ad animare
Giacobbe della medesima fede perseverante durante il misterioso
combattimento svoltosi vicino al torrente di Iabbok. E fu sempre lui
che non mancò di premiare la fiducia che lui stesso aveva suscitato
in queste sue creature.
Nel santuario celeste abbiamo un giudice giusto che si compiace
più dei suoi figli in lotta contro la tentazione in un mondo di peccato
che delle schiere angeliche intorno al suo trono.
Tutto l’universo celeste manifesta il più vivo interesse per la
nostra minuscola terra, perché Cristo ha pagato un prezzo infinito
per coloro che l’abitano. Il Redentore del mondo ha legato la terra
al cielo con i legami dello spirito perché i suoi redenti si trovano
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quaggiù. Gli esseri celesti visitano tuttora la terra come ai giorni in
cui camminavano e conversavano con Abramo e Mosé. In mezzo
all’attività frenetica delle grandi città, tra le folle che si accalcano
per le strade e nei supermercati e grandi magazzini, là dove la gente
dalla mattina alla sera non si occupa che di affari, sport e diverti-
menti, come se questo fosse tutto nella vita, persino in questa massa
di persone in cui ben pochi riflettono sulle realtà invisibili, sono
presenti esseri celesti e santi che osservano e registrano tutto, paro-
le e azioni. In ogni riunione, si tratti di affari o divertimenti, nelle
stesse assemblee di culto sono presenti più ascoltatori di quelli che
vede l’occhio umano. Talvolta questi esseri celesti sollevano il velo
che nasconde il mondo invisibile per distogliere il nostro pensiero
dalla tensione febbrile della vita quotidiana e ricordarci che ci sono
testimoni invisibili di tutto ciò che facciamo e diciamo.
Dovremmo intendere meglio il compito degli angeli che ci ven-
gono a visitare e tenere presente che gli esseri celesti ci offrono la
loro collaborazione e premura in tutto quello che intraprendiamo.
Queste schiere invisibili piene di luce e potenza assistono i mansue-
ti e gli umili che credono nelle promesse divine e le rivendicano.
Si tratta di cherubini, serafini ed angeli di grande potenza, “mille