Pagina 109 - Parole di vita

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La sorgente della vittoria
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il sabato e di bestemmiare, lo davano per posseduto dal demonio e
di essere lui stesso Belzebub! Anche i suoi seguaci dovranno subire
accuse e calunnie simili. Satana spera così di indurli a peccare e a
disonorare Dio.
Cristo mise in rilievo il carattere del giudice della parabola, che
non temeva Dio né gli uomini, per sottolineare in che modo veniva
amministrata la giustizia in quei tempi e quale giudizio avrebbe
subito ben presto lui stesso al momento del processo. Egli desidera
che ci rendiamo conto quanto poco aiuto dobbiamo attenderci dai
sovrani e dai giudici terreni nel momento del bisogno. I figli di
Dio non di rado devono comparire dinanzi a funzionari che, lungi
dall’ispirarsi ai comandamenti e ai consigli biblici, seguono i propri
impulsi mondani e incontrollati.
Con la parabola del giudice iniquo Cristo c’insegna come com-
portarci. “E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e
notte gridano a lui...?”. Cristo, il nostro esempio, non fece nulla per
giustificarsi o liberarsi, ma rimise il proprio caso al Padre. Simil-
mente i suoi seguaci non devono accusare o condannare, né ricorrere
alla violenza per riconquistare la libertà.
Quando sorgono delle prove per noi inspiegabili, non abban-
doniamo la nostra serenità! Per quanto ci trattino ingiustamente,
non facciamoci prendere dalla collera! Se coltiviamo uno spirito di
vendetta facciamo torto a noi stessi, distruggiamo la nostra fiducia in
Dio e offendiamo lo Spirito Santo. Accanto a noi c’è un testimone,
un messo celeste che combatterà per noi contro il nemico e ci coprirà
dei luminosi raggi del Sole di Giustizia, formando uno scudo di luce
divina impenetrabile agli strali satanici.
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In questo mondo di crescente malvagità nessuno di noi s’illuda
di rimanere risparmiato dalle difficoltà, anzi sono proprio queste
difficoltà ad avvicinarci all’Altissimo e a lui - che è saggezza infinita
- possiamo liberamente chiedere consiglio.
Il Signore dice: “Invocami nel giorno della distretta” (
Salmo
50:15
). Egli ci invita a presentargli le nostre preoccupazioni e ne-
cessità e ad essere costanti nella preghiera. Non appena insorgono
difficoltà, eleviamo le nostre suppliche sincere e ferventi! Le nostre
preghiere “importune” dimostrano che abbiamo piena fiducia in Dio.
Il senso del nostro bisogno ci indurrà a pregare ardentemente ed il
Padre celeste sarà mosso a compassione dalle nostre orazioni.