Pagina 107 - Parole di vita

Basic HTML Version

La sorgente della vittoria
103
debolezza e la follia, l’ingratitudine e la loro natura così diversa da
Cristo che disonora il Redentore. In tal modo vuole dimostrare di
avere il pieno diritto di distruggerli. Cerca di deprimerli con l’idea
che il loro caso sia disperato ed il peccato troppo grave per essere
cancellato. Spera di distruggere la loro fede al punto da indurli a
cedere alle sue tentazioni e allontanarsi da Dio.
Il popolo di Dio non è in grado da solo di contestare le accuse
sataniche. Se guardasse a se stesso sarebbe votato alla disperazione,
ma rivolgendosi al divino Avvocato può fare perorare la causa con
i meriti del Redentore. Dio è “giusto e giustificante colui che ha
fede in Gesù” (
Romani 3:26
). Fiduciosamente ogni credente invochi
Dio: “Fammi giustizia del mio avversario”, così ridurrà al silenzio le
accuse di Satana e sventerà le sue insidie. Forte dell’inoppugnabile
argomento della croce, Cristo mette a tacere l’insolente accusatore.
“E l’Eterno disse a Satana: ‘Ti sgridi l’Eterno, o Satana! ti sgridi
l’Eterno che ha scelto Gerusalemme! Non è questi un tizzone strap-
pato dal fuoco?’”. Quando Satana cerca di coprire il popolo di Dio
di vergogna e vorrebbe annientano, interviene Cristo. Anche se esso
ha peccato, Cristo si è fatto carico delle sue colpe, strappandolo dalla
rovina come un tizzone dal fuoco. Grazie alla sua natura umana Egli
si sente unito a noi, mentre tramite la sua natura divina è uno con
il Dio infinito. Così può soccorrere coloro che stanno per perire e
rintuzzare il loro nemico.
“Or Giosué era vestito di vestiti sudici, e stava in pié davanti
all’angelo. E l’angelo prese a dire a quelli che gli stavano davanti:
‘Levategli di dosso i vestiti sudici!’. Poi disse a Giosué: ‘Guarda, io
ti ho tolto di dosso la tua iniquità, e t’ho vestito di abiti magnifici’. E
io dissi: ‘Gli sia messa in capo una tiara pura!’. E quelli gli posero in
capo una tiara pura, e gli misero delle vesti”. Poi, con l’autorità del
Signore degli eserciti, l’angelo fece a Giosué, quale rappresentante
del popolo eletto, questa solenne promessa: “‘Così parla l’Eterno
[113]
degli eserciti: Se tu cammini nelle mie vie, e osservi quello che
t’ho comandato, anche tu governerai la mia casa e custodirai i miei
cortili, e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti
a me’”, cioè gli angeli che circondavano il trono di Dio - (
Zaccaria
3:3-7
).
Nonostante i difetti del popolo di Dio, Cristo non smette di
prendersene cura. Egli ha la facoltà di cambiargli gli indumenti,