Pagina 105 - Parole di vita

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La sorgente della vittoria
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lui, e sarà egli tardo per loro? Io vi dico che farà loro prontamente
giustizia”. Gesù traccia qui un sorprendente contrasto fra Dio e
questo giudice ingiusto che cede all’insistenza della vedova per puro
egoismo, cioè per essere lasciato in pace e non perché senta pietà
o compassione di lei: la sua miseria lo lascia del tutto insensibile...
Com’è ben diverso l’atteggiamento di Dio dinanzi a chi lo cerca!
Egli accoglie con infinita compassione gli appelli di coloro che sono
in crisi e nel bisogno.
La donna che rivendicava giustizia dal giudice aveva perduto il
marito. Povera e senza amici, non aveva neanche i mezzi per recu-
perare i suoi beni perduti. Similmente l’uomo ha perso il contatto
con Dio in seguito al peccato e non ha i mezzi per salvarsi da solo,
ma Cristo ci avvicina fino al Padre che ama i suoi eletti. Egli li ha
tratti dalle tenebre alla sua meravigliosa luce affinché lo celebrino e
brillino nel buio di questo mondo. Il giudice iniquo non aveva alcun
interesse per la vedova che gli chiedeva disperatamente aiuto e le
diede ragione nella causa contro il suo avversario solo per sbaraz-
zarsi di lei e delle sue suppliche importune. Dio invece ama i suoi
figli di un amore infinito e la sua chiesa è quanto di più caro Egli
abbia sulla terra.
“Poiché la parte dell’Eterno è il suo popolo, Giacobbe è la por-
zione della sua eredità. Egli lo trovò in una terra deserta, in una
solitudine piena d’urli e di desolazione. Egli lo circondò, ne prese
cura, lo custodì come la pupilla dell’occhio suo” (
Deuteronomio
32:9, 10
). “Poiché così parla l’Eterno degli eserciti: E per rivendicare
la sua gloria ch’egli mi ha mandato verso le nazioni che han fatto di
voi la loro preda; perché chi tocca voi tocca la pupilla dell’occhio
suo” (
Zaccaria 2:8
).
La supplica della vedova - “Fammi giustizia del mio avversario”
-, rappresenta la preghiera dei figli di Dio. Satana è il loro grande
avversario, “l’accusatore dei nostri fratelli” che li accusa giorno
e notte dinanzi a Dio (vedi
Apocalisse 12:10
). Egli è all’opera
ininterrottamente per mettere il popolo di Dio in una falsa luce, per
accusarlo, ingannarlo e distruggerlo. Ecco perché in questa parabola
Gesù insegnò ai discepoli ad implorare liberazione dalla potenza di
Satana e dei suoi accoliti.
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Il profeta Zaccaria illustra in che modo Satana accusa e come
Cristo affronta questo avversario del suo popolo: “E mi fece vedere