Pagina 102 - Parole di vita

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Parole di vita
per percorrere il cammino della vita lontani dalla sua presenza.
Occorre chiudere la porta a tutto ciò che favorisce l’orgoglio e
l’autosufficienza, perciò stiamo in guardia nel dare o ricevere lodi e
adulazioni. Adulare è opera di Satana esattamente come l’accusare e
condannare. É cosi che egli cerca di provocare la rovina dell’anima,
e coloro che prodigano lodi agli altri sono uno strumento nelle sue
mani. I collaboratori di Cristo mettano in secondo piano la propria
persona, dimentichino se stessi per celebrare Cristo, colui che solo
deve essere esaltato! Gli occhi di tutti contemplino e ogni cuore
celebri colui “che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati col suo
sangue” (
Apocalisse 1:5
).
Chi vive nel timore del Signore non condurrà una vita di tristezza
e di malinconia, anzi è proprio dove manca Cristo che si vedono
volti tristi e la vita si riduce ad un pellegrinaggio di lacrime e sospiri.
Chi ha un’alta opinione di sé ed è pervaso dall’amor proprio, non
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sente il bisogno di un rapporto vivente con Cristo. Il cuore che non si
è ancora infranto sulla Roccia eterna - cioè Cristo -, è fiero di essere
ancora intatto. Gli uomini preferiscono una religione che conferisca
dignità e desiderano percorrere una via abbastanza ampia in cui poter
conservare tutti i tratti del proprio carattere, ma il loro egoismo, la
ricerca della popolarità e delle lodi allontanano il Salvatore dal loro
cuore, e, senza di lui, la vita non può essere che cupa e triste. Quando
invece Gesù dimora nell’anima, è per noi una fonte di vera gioia!
E tutti coloro che l’accettano sentono che la gioia è altresì la nota
dominante della Parola di Dio.
“Poiché così parla Colui ch’è l’Alto, l’eccelso, che abita l’eterni-
tà, e che ha nome ‘il Santo’. Io dimoro nel luogo alto e santo, ma son
con colui ch’è contrito ed umile di spirito, per ravvivare lo spirito
degli umili, per ravvivare il cuore dei contriti” (
Isaia 57:15
).
Al riparo di una cavità rocciosa Mosè ebbe il privilegio di con-
templare la gloria di Dio; allo stesso modo Cristo proteggerà anche
noi con la sua mano trafitta quando cerchiamo scampo nella Roccia
della salvezza, e lì ascolteremo quello che il Signore dice a quanti si
mettono al suo servizio. Dio si rivelerà anche a noi, come una volta
a Mosè, “misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità
e fedeltà, che conserva la sua benignità fino alla millesima genera-
zione, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato” (
Esodo
34:6, 7
).