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Parole di vita
con sospiri ineffabili” (
Romani 8:26
). Dio si compiace di esaudire
preghiere simili. Quando eleviamo una preghiera ardente in nome
di Gesù, c’è già in questo fervore un pegno che Dio ci esaudirà
“infinitamente al di là di quel che domandiamo o pensiamo” (
Efesini
3:20
).
Cristo ha promesso: “Perciò vi dico: Tutte le cose che voi do-
manderete pregando, crediate che le avete ricevute, e voi le otterrete”
(
Marco 11:24
). “E quel che chiederete nel mio nome, lo farò; af-
finché il Padre sia glorificato nel Figliuolo” (
Giovanni 14:13
). E
Giovanni, il discepolo prediletto, spinto dallo Spirito Santo ci assicu-
ra chiaramente: “Se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà,
Egli ci esaudisce; e se sappiamo ch’Egli ci esaudisce in quel che gli
chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo doman-
date” (
1Giovanni 5:14, 15
). Presentate perciò la vostra supplica al
Padre nel nome di Gesù e Dio onorerà questo nome!
L’arcobaleno che sovrasta il trono divino ci garantisce che Dio è
fedele e che in lui non c’è variazione né ombra di mutamento. Noi
abbiamo peccato contro di lui e non meritiamo il suo amore, eppure
lui stesso ci ha messo sulle labbra questa supplica meravigliosa: “Per
amore del tuo nome, non disdegnare, non disonorare il trono della tua
gloria; ricordati del tuo patto con noi; non lo annullare!” (
Geremia
14:21
). Quando andiamo a lui confessandogli la nostra indegnità ed
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il nostro peccato, Egli ha impegnato se stesso ad ascoltare le nostre
invocazioni e l’onore del suo trono nel mantenere la parola data.
Come Aaronne, simbolo di Cristo, il nostro Salvatore porta nel
luogo santo i nomi di tutto il suo popolo che ha nel cuore. Il nostro
Sommo Sacerdote ricorda tutte le parole d’incoraggiamento che ci
ha rivolte e non dimentica il suo patto.
Tutti coloro che lo cercano lo troveranno e a chi picchia sarà
aperto. Non sentiranno la scusa della parabola: “Lasciami in pace,
la porta è chiusa e non ho voglia di aprirla!”. A nessuno sarà detto:
“Non posso aiutarti”. Quanti in piena notte vanno a chiedere pane
per sfamare gli affamati non rimarranno delusi.
Nella parabola il vicino che va a chiedere il pane ne riceve
“quanti ne ha di bisogno”. E in che misura Dio ci darà i suoi doni
affinché li trasmettiamo agli altri? “Secondo la misura del dono
elargito da Cristo” (
Efesini 4:7
). Gli angeli osservano con vivo
interesse in che modo trattiamo i nostri simili, e quando rilevano