Pagina 271 - Parole di vita

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Incontro allo sposo
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Cristo, il riflesso della gloria del Padre, è venuto a noi come luce
del mondo, per rappresentare Dio dinanzi agli uomini, e di lui sta
scritto che era “unto di Spirito Santo e di potenza... è andato attorno
facendo del bene” (
Atti 10:38
). Nella sinagoga di Nazareth Egli
disse: “Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo egli mi ha unto
per evangelizzare i poveri; mi ha mandato a bandir liberazione ai
prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista; a rimettere in libertà
gli oppressi, e a predicare l’anno accettevole del Signore” (
Luca
4:18, 19
). Questo è anche il mandato che assegnò ai discepoli: “Voi
siete la luce del mondo ... Così risplenda la vostra luce nel cospetto
degli uomini, affinché veggano le vostre buone opere e glorifichino
il Padre vostro che è ne’ cieli” (
Matteo 5:14, 16
).
Ancora il profeta Isaia descrive questo compito nei seguenti
termini: “Non è egli questo: che tu divida il tuo pane con chi ha
fame, che tu meni a casa tua gl’infelici senz’asilo, che quando vedi
uno ignudo tu lo copra, e che tu non ti nasconda a colui ch’è carne
della tua carne? Allora la tua luce spunterà come l’aurora, e la
guarigione germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà, e
la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia” (
Isaia 58:7, 8
).
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Ecco come la chiesa deve riflettere la luce divina nell’oscurità
spirituale, risollevando l’oppresso e consolando l’afflitto.
Quanta sofferenza e miseria nel mondo e intorno a noi! Dovun-
que volgiamo lo sguardo ci sono persone bisognose e in difficoltà,
e tocca a noi dare una mano di aiuto e alleviare gli stenti della loro
vita.
Un impegno pratico in loro favore sarà molto più efficace di
tanti pii discorsi. Dobbiamo dare da mangiare agli affamati, vestire
gli ignudi e ospitare i senzatetto, ma anche di più. Solo l’amore di
Cristo può soddisfare i bisogni dell’anima, ma se Egli dimora in
noi anche i nostri cuori traboccheranno di simpatia divina e le fonti
dell’ardente carità cristiana finora sepolte si dischiuderanno.
Dio non chiede solamente che offriamo i nostri doni ai bisognosi,
ma desidera da noi anche un viso lieto e affabile, parole incoraggian-
ti, una calda stretta di mano. Quando Cristo guariva un infermo gli
imponeva le mani, perciò anche noi dobbiamo entrare in un rapporto
intimo con le persone alle quali vogliamo fare del bene.
Molti vivono ormai senza speranza: portiamogli un raggio di
sole! Molti non hanno più il coraggio di vivere: rincuoriamoli e pre-